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Una casa sull’albero, con giochi e laboratori. Inaugurazione a Prato il 14 dicembre

foto 2Una casa sull’albero, come quella che sognavamo da bambini. Ed è quella che vuole creare Luciana, 33 anni, che ha deciso di aprire una struttura dove poter organizzare feste, compleanni, corsi e laboratori per bambini e i loro genitori. “La casa sull’albero”, per l’appunto, verrà inaugurata sabato 14 e domenica 15 dicembre dalle 10 alle 20, in via Francesco Ferrucci 448 a Prato. I bambini potranno fare l’albero di Natale e scrivere le letterine.
Luciana, laureata in architettura e dal 2011 mamma di Zoe, aveva in testa questo sogno e quando ha visto la struttura con un giardino, ha preso la decisione di creare un parco giochi dove i bambini potessero passare le giornate in allegria ed armonia, divertendosi ed imparando. Gonfiabili, laboratori, corsi, feste di compleanno e aziendali, la casa sull’albero insomma ci sembra un posto in cui andare a dare un’occhiata. Per ora auguriamo in bocca al lupo a Luciana e al suo gruppo, perché la nuova avventura della casa sull’albero sia piene di belle cose. Per informazioni, http://casasullalbero.org.

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La serata “Dai mamme!”, tra coccarde a cuore e tante idee

cuoreAbbiamo parlato di nanna, di giochi da fare in casa e in ufficio, di idee divertenti. Ci siamo anche un po’ sfogate, senza esagerare con le lamentele… ma del resto, se non ci capiamo tra noi, chi può farlo! Personalmente, credo che la seconda serata di “Dai mamme” a Lib Lab a Sesto Fiorentino sia andata benone. Sono arrivata gelata – era la prima serata di freddo vero, giovedì scorso – e dentro ho trovato un sacco di energia, voglia di conoscersi, confrontarsi. C’erano mamme già conosciute e altre nuove (benvenute a bordo!). Abbiamo parlato di nanna – ognuno ha la sua scuola di pensiero e le sue tecniche – poi di giochi da fare e qui ci siamo sbizzarrite. Dal mix farina e acqua da replicare quasi a ogni età,  ai mestoli colorati e infiocchettati per far ridere i più piccoli, passando per l’acqua del bagno colorata (sapevate voi che ci sono le pastiglie, atossiche e sicure per fare la vasca verde bottiglia o gialla limone? no? nemmeno io, ma Chiara sì!). La scatola “caccia al tesoro”: se non buttate via la scatola dei pannolini potete fasciarla con carta e scotch e poi fare un bel buco, in cui far cadere oggetti vari. A lei o lui sta indovinare cosa ci abbiamo messo dentro! Poi i must, gli accessori imprescindibili: la cucina (di legno, di plastica, ma anche disegnata su una scatola di cartone), il passeggino raccatta-tutto (nel senso che sopra ci mettono di tutto tranne le bambole).

foto 2Ma non solo. Abbiamo riparlato di libri, del lavoro e degli equilibri da trovare, dei nonni che ci aiutano. E’ stata una bella serata. Con un tocco fashion: Romina ha creato delle piccole coccarde a forma di cuore per ognuna di noi. Mica pizza e fichi! Stiamo studiando l’appuntamento di dicembre… noi vi aspettiamo!!!

Elisa

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Con le mani! Le mollette animate

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Sul web, in materia di giocattoli fai da te, si trovano veri e propri capolavori (fate un giro su Pinterest!).

A volte penso che ET non potranno mai dire “Mamma, un gioco più bello non potevo desiderarlo!”, ma mi arrangio.
Devo dire che a me piace inventare, soprattutto con carta e cartone, giochi per e con loro, ma siccome preferisco passare il tempo insieme a giocare, mi limito, nell'”artigianato”, all’essenziale, all’abbozzato…per stimolare la fantasia di ET, senza fornirgli già tutti i dettagli, e, compatibilmente, dar loro l’opportunità di partecipare il più possibile attivamente alla realizzazione, tralasciando dunque rifiniture troppo pretenziose (che poi l’effetto è quello di annoiare, anziché coinvolgere).

Ecco un esempio, semplice, ma che più semplice non si può, il gioco della nonna, insomma!

Munirsi di:
– mollette per panni
– cartone (tipo da scatole)
– forbici, nastro biadesivo o colla a caldo
– lapis, pennarelli coprenti tipo uniposca o tempere, pennarellino indelebile a punta fine

Disegnare a lapis sul cartone le sagome dei soggetti, poi ritagliarle (n.b.: per i soggetti “complementari” – osso, pesce, uccellino… – ritagliare oltre alla sagoma una linguetta di cartone da utilizzare come supporto per incollarle alla molletta, v. foto) e colorarle a piacere, evidenziando occhi, nasi, bocche e contorni a piacere, con il pennarellino a punta fine (v. foto).
Il divertimento sarà tanto più assicurato quanto più i disegni saranno buffi e semplici, prestando attenzione ad esagerare, per esempio, con gli occhioni! (non abbiate paura di provare…come disegnavamo da bambini???)
Tagliare inoltre il soggetto “principale” (es. cane, gatto, nuvoletta…) con un taglio irregolare più o meno a metà figura.
Incollare con il biadesivo le due parti del soggetto “principale” sui braccetti della molletta, ed il disegno “complementare” (osso, pesce, uccellino accovacciato…) sull’altro lato, in modo che aprendo la molletta lo si intraveda (v. foto).
Il gioco, oltre che nella realizzazione, sta nel creare domande a tema, es.: cos’ha mangiato il gattone? E il cane? Chi si nasconde dietro la nuvoletta?

Romina

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Con le mani! La nostra cucina!

20130831-145740.jpgEcco un’idea di gioco fai da noi: per ET è certamente nella hit parade dell’artigianato domestico che spesso e volentieri produco con la loro collaborazione (pur con risultati alterni…!).

Un mobile cucina, sul quale spignattare piatti succulenti accanto alla mamma che prepara la cena.

Utile da costruire in vacanza, quando non si può portare l’armamentario completo di giochi da casa, e certo non si vuol cedere a comprare tutto quello che i negozietti presentano in bella mostra per conquistare i piccoli villeggianti; oppure a casa, nelle giornate di pioggia o di influenza che ora sembrano tanto lontane ma che prima o poi, lo sappiamo, arriveranno…fiuuuuuu!

Non serve granché, una scatola di cartone (noi abbiamo usato quella dei pannolini, ma vanno bene quelle dei supermercati, di un giocattolo grande, etc…).
Un cartoncino chiaro, ad esempio grigio, a riprodurre il piano di acciaio.
Un pennarellone nero, forbici e colla o nastro (bi-)adesivo.
Questo è l’essenziale: si chiude la scatola e la si rovescia, si riveste almeno la superficie superiore con il cartoncino e lo si rifila sui 4 lati a misura (se poi si ha voglia si riveste tutta la scatola, per esempio di marrone o bianco, a seconda del colore della nostra vera cucina!).
Poi col pennarellone si disegnano i 4 o 5 fuochi e, mi raccomando, i pomelli.

Sarebbe finita, e noi, che l’abbiamo improvvisata in un inquieto pomeriggio di pioggia siamo passati allo spignattamento già così; ma volendo…con del feltro nero si potrebbero ritagliare i cerchi per fare i fuochi e i pomelli spessorati, o, sempre con del feltro o della carta velina, o cartoncino giallo e arancio, ritagliare ciuffetti da incollare intorno ai fuochi a riprodurre le fiammelle…insomma, fantasia q.b.!
Che dire degli ingredienti e dei tegami? Noi, appassionati dell’arte culinaria, avevamo già una buona mini-batteria di pentolini Ikea, oltre che di verdure…ma i ciotolini della mamma, qualche fusillo dalla dispensa, e pezzi di carote o sedano veri saranno apprezzatissimi (anzi faranno familiarizzare ancora di più i piccini con le odiate verdure, e chissà che maneggiandoli non venga loro voglia di assaggiare…chiaramente occhio all’età, perché per esperienza confermo che una voglina di mordicchiare il preparato in genere viene loro davvero).
Per l’entusiasmo con cui ET ci hanno giocato tutta la stagione (tanto che a fine inverno era un pò a brandelli), per il loro compleanno abbiamo comprato una piccola cucina “vera” (per modo di dire!)
…ci credete che ci giocano la metà?
Romina